Per quanto riguarda i dati della scala di Litle e Zuckerman sono state condotte tre analisi fattoriali (analisi delle componenti principali). La sistematizzazione invece è la capacità di identificare, prevedere e rispondere al comportamento dei sistemi analizzando le regole che li governano, ad esempio scomponendo un brano musicale in tante piccole parti o un’espressione matematica in fattori più semplici. ( Chiudi sessione /  University of London Press, London. Questa è la conclusione di un nuovo studio condotto da un team dell’Università di Curtin. Litle e Zuckerman (1986) hanno criticato questo lavoro per l’utilizzo quasi esclusivo di brani di musica classica e per la metodologia statistica poco adeguata rispetto alla scala di Zuckerman ed hanno quindi condotto una nuova ricerca, in utilizzando la scala di preferenze musicali da loro creata ed una valutazione più precisa della Scala di “sensation seeking” (rispetto alle 4 sottoscale e non al punteggio totale come nell’altra ricerca). The biological basis of personality. È stato rilevato che gli individui di tipo E preferiscono la musica che mostra bassa eccitazione (attributi gentili, caldi e sensuali), valenza negativa (deprimente e triste) e profondità emotiva (poetica, rilassante), mentre il tipo S preferisce la musica che suscita un’eccitazione elevata (forte, tesa e elettrizzante), e aspetti di valenza positiva (animata) e profondità cerebrale (complessità). Lo dimostra una ricerca effettuata dall’università di Cambridge coordinata da David Greenberg, su quattromila volontari. L’importanza della musica nella nostra vita è confermata dalla stretta relazione con la nostra identità: avevamo già parlato di come la musica che ascoltiamo sia connessa alla nostra personalità e di come la nostra mente classifichi le canzoni mediante 3 valori ( arousal , valence e depth ). The definition and measurement of psychoticism. (1994). Questi ultimi vengono definiti in base alla contrapposizione tra sentimento e forma, intendendo per forma gli aspetti legati alla struttura della musica e per sentimento sia lo specifico contenuto emozionale della musica che il più generale aspetto emozionale di tipo estetico. Sono stato coinvolto in una nuova ricerca per vedere quanto i risultati predicono la realtà. Studi in ambito psicologico hanno dimostrato che esiste un’affinità tra generi musicali e personalità 2.1. Le scale su cui viene misurata l’apertura all’esperienza comprende 6 sottoscale: a) apertura alla fantasia, b) alle esperienze estetiche, c) ai sentimenti, d) alle azioni, e) alle idee (curiosità), f) ai valori; inoltre usando il NEO-PI è possibile esaminare un aspetto del costrutto di Zuckerman “ricerca di sensazioni”, in quanto include una scala sulla ricerca di eccitazione, come parte dell’estroversione. Psicologo iscritto all’Ordine degli Psicologi delle Marche (n. 2510), Master in Sviluppo locale ed esperto Qualità, Prefiero morir de pie a vivir arrodillado - Il Che, Articoli su medicina, cultura, e materie legali. (1991). Su questo blog troverà anche altri articoli sulla musica techno ed i rapporti tra preferenze musicali e devianza giovanile, se interessato al tema. Gusti musicali: a decidere è la nostra personalità I nostri gusti per la musica sono profondamente influenzati dalla nostra personalità. Gli studi sul rapporto tra le preferenze musicali e le caratteristiche di personalità hanno fatto riferimento principalmente a quattro modelli teorici: Raymond Cattell è stato il primo a ipotizzare l’esistenza di relazioni stabili tra gusti musicali e caratteristiche di personalità. Questi dati sono stati poi confrontati con i risultati per il Maudsley Personality Inventory di Eysenck, confermando l’ipotesi della ricerca, inoltre è risultata una tendenza generale verso il romanticismo per gli studenti, escludendo l’influenza del sesso, dell’età e dell’abilità musicale. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. Conservatorism, sensation-seeking and music preferences. Autore Stefano Ligorio. Un primo confronto indiretto tra gusti musicali e psicoticismo può essere fatto tra i risultati delle ricerche di Chapman e Williamson (1976), e Roe (1985) – da cui risulta che adolescenti e giovani adulti di sesso maschile preferiscono musiche hard come il rock e jazz, rispetto a musiche più soft come il pop – ed il grado di psicoticismo al test di Eysenck (1976), per soggetti maschi di questa età. From: #solosuccessi Amore Alimentazione 0 0 2 years ago Springfield, London. LITLE , P. e ZUCKERMAN, M. (1986). Il nevroticismo è invece messo in relazione all’eccitazione autonomica e quindi all’attività di quella parte del sistema nervoso, indicato come cervello viscerale (sistema limbico), che comprende l’ippocampo, l’amigdala, il setto, il cingolo e l’ipotalamo, che presiede alla regolazione della vita emotiva. In particolare si è visto che i soggetti con punteggi più alti per la scala “ricerca di avventura ed emozioni” e per la “ricerca di esperienze” preferivano il folk e la musica classica; quelli con alti punteggi di “disinibizione” preferivano il rock rispetto alle colonne sonore o la musica religiosa (risultati ritenuti coerenti con la teoria di Zuckerman, per cui i “ricercatori di sensazione” cercano musiche più complesse, intense e non convenzionali. Tra i tanti c’è quello realizzato recentemente dai ricercatori dell’ Università di Cambridge. Da come è scritto l’articolo, secondo me lei ascolta musica classica o italiana. A tale scopo ha creato un apposito strumento di misura, il Music Preference Test Personality IPAT (Cattell e Eber, 1954), per valutare le preferenze e confrontarle con gli aspetti della personalità. Una lettura un po’ più articolata del rapporto tra devianza e gusti musicali è fornita dallo studio di Hansen e Hansen (1991), che integra un’analisi di tipo socio-cognitivo del ruolo della musica nel processo di socializzazione degli adolescenti (Gantz et al. I nostri gusti musicali sono collegati ai tratti di personalità, lo affermano gli psicologi della Cambridge University. Gusti musicali e personalità. La selezione è stata infatti ottenuta sulla base delle indicazioni del mercato discografico, prendendo a riferimento le classificazioni dei principali distributori di dischi (i generi vanno dal rock, al jazz, al pop, alle colonne sonore, alla musica elettronica ed alla musica classica). Lo studio si basa su una teoria chiamata “Empathizing-Systemizing theory”, secondo la quale esistono due fondamentali dimensioni alla base della personalità: empatia e sistematizzazione. Hillsdale; N.J. ZUCKERMAN, M. (1994). HESTON, J.C. (1949). Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. ARNETT, J. Questi due costrutti sono stati confrontati con le preferenze per brani di musica classica, differenziati secondo due dimensioni: semplicità/complessità e familiarità/non familiarità, mostrando una correlazione significativa tra conservatorismo e familiarità, ma nessuna tra semplicità/complessità e preferenze musicali, né tra “ricerca di sensazioni” e preferenze musicali. La scala è stata creata allo scopo di evidenziare i rapporti tra le preferenze musicali e il costrutto ricerca di sensazioni di Zuckerman (1979), su cui si basa la sua teoria di personalità. Visualizza il profilo di 724190667690005 su Facebook, Visualizza il profilo di @mdandreta su Twitter, Visualizza il profilo di mariodandreta su LinkedIn, Visualizza il profilo di mariodandreta su Tumblr, Studio di Psicologia, C.so Mazzini 99, Ancona, sistema di attivazione reticolare ascendente, Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti, Per una definizione del concetto di "modello culturale", L'intervento psicologico fondato sull'analisi della domanda, Soddisfazione del cliente e miglioramento continuo della qualità nella formazione, Guida ai processi partecipativi. Elsevier Science, Amsterdam. Le ricerche più recenti fanno riferimento al modello dei 5 fattori di personalità (Dollinger, 1993; Rawlings e Ciancarelli, 1997) e al NEO-PI (Costa e McCrae, 1992). ---L'articolo È giusto giudicare gli altri sulla base dei gusti musicali? Le differenze individuali nella ricerca di sensazioni corrispondono perciò, secondo Zuckerman, all’espressione di una dimensione di personalità. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti. Teoria della personalità. Dai risultati è stata elaborata un’analisi fattoriale da cui sono stati estratti 12 fattori, che raggruppavano diversi tipi di preferenze (ad esempio un fattore riuniva tipi di musica jazz, pop, con una forte enfasi ritmica, un tempo veloce, armonie dissonanti, uno stato d’animo gioioso ma agitato che quindi poteva essere associato all’estroversione; un altro, invece, la musica classica di tipo sentimentale, introspettiva, ma allo stesso tempo allegra e gioiosa; un altro invece riuniva le valutazioni negative per alcuni brani jazz, cocktail lounge e musica classica (Cattell e Saunders, 1954). I gusti musicali dicono molto sulla vostra personalità e il modo di affrontare alla vita. (1992). Dall’analisi delle correlazioni canoniche sui 3 fattori musicali, le 5 scale di personalità del NEO-PI e le variabili demografiche sono risultate 3 variabili canoniche che hanno spiegato il 100% della varianza. Arnett (1992), ha messo in evidenza il ruolo della ricerca di sensazioni come variabile mediatrice tra le preferenze per l’hard rock e heavy metal e i comportamenti “temerari”, quali l’abuso di droghe, la guida spericolata in stato di intossicazione, il sesso senza contraccettivi, gli atti di vandalismo (Levine e Kozak, 1979; Riemer, 1981), trovando alcune correlazioni significative tra le preferenze per questa musica e la ricerca di sensazioni e tra ricerche di sensazioni e comportamenti a rischio, ma non una relazione diretta tra i comportamenti a rischio e le preferenze musicali; a dimostrare come questi comportamenti e le preferenze fossero legati alla comune caratteristica di essere entrambe esperienze intense, fonte di forti sensazioni. World Book, New York. Cosi, per effetto di un elevato livello interno di eccitazione (arousal) gli introversi tendono ad evitare la stimolazione esterna per evitare un eccesso di stimolazione, mentre gli estroversi, avendo un basso livello di eccitazione, sono sempre alla ricerca di nuove o più intense stimolazioni esterne per realizzare e mantenere un livello di stimolazione per loro ottimale. La prima elaborazione di questo modello (Eysenck, 1960) è basata su due superfattori l’estroversione–introversione ed il nevroticismo, cui si è aggiunto, in uno sviluppo successivo un terzo superfattore, lo psicoticismo. Inoltre sostiene che dei 12 fattori solo 8 risultano meglio definiti e di questi alcuni potevano essere raggruppati a formare un fattore di II ordine definito classicismo/romanticismo. Verifica dell'e-mail non riuscita. Lo studio si basa su una teoria chiamata “Empathizing-Systemizing theory”, secondo la quale esistono due fondamentali dimensioni alla base della personalità: empatia e sistematizzazione. Gusti musicali e personalità. Le prime ricerche sui gusti musicali in psicologia della personalità sono basate sulla misura delle preferenze per brevi estratti di brani musicali somministrati ai soggetti (Cattell e Saunders, 1954; Keston e Pinto, 1955), secondo un approccio che presentava alcuni limiti posti dalla scelta dei brani da parte dello sperimentatore e dall’uso quasi esclusivo di musica classica. Più di recente, negli anni ’80, si è ricorso ad un altro metodo: le preferenze venivano misurate con una scala di tipo Likert rispetto a un elenco di generi musicali contenente degli esempi di autori rappresentativi (Christenson e Peterson, 1988; Litle e Zuckerman, 1985; Dollinger, 1993; Rawlings e Ciancarelli, 1997). L’empatia è la capacità di identificare, prevedere e rispondere appropriatamente alle emozioni degli altri. Viene cosi condotta una nuova ricerca su un campione di 150 soggetti (studenti di psicologia e di medicina), con la versione completa della Scala di preferenze musicali e una nuova versione del NEO Personality Inventory (forma V), elaborando analisi statistiche più dettagliate. I cinque fattori sono stati cosi indicati: 1) “estroversione/introversione”, cui sono riconducibili caratteristiche di personalità come l’energia, l’attività e la dominanza; 2) ”gradevolezza/ostilità”, cui sono riconducibili l’altruismo, la cooperatività, la gentilezza, la cordialità e la superbia, l’egoismo, l’indifferenza; 3) ”coscienziosità”, cui sono riconducibili la scrupolosità, la diligenza, l’ordine, la precisione, la perseveranza; 4) ”stabilità/instabilità emotiva o nevroticismo”, cui sono riconducibili la sicurezza, la calma e la tranquillità e al polo opposto l’insicurezza, la vulnerabilità e l’ansietà; 5) “apertura all’esperienza” (usata da Costa e McCrae, 1992), con riferimento a caratteristiche come la creatività, l’originalità e la curiosità intellettuale. Youth & Society, 23, 76-89. Possible factors influencing musical preference. Sulla base di tre tipi di dati: valutazioni della vita reale (dati L), autovalutazione (dati Q), e test obiettivi (dati T), mediante il procedimento statistico dell’analisi fattoriale, sono stati identificati 23 tratti originari bipolari di natura prevalentemente temperamentale. Dallo studio è emerso che le persone di tipo E prediligono i generi musicali più dolci e malinconici (R&B / soul, musica contemporanea per adulti, generi soft rock), mentre le persone di tipo Spreferiscono musica più intensa (punk, heavy metal e hard rock). Studi sui gusti musicali Con il passare degli anni molte università e professori hanno studiato che cosa determina i gusti musicali. Secondo uno studio molto recente è apparso solo pochi mesi fa nel Regno Unito realizzato dal professore di psicologia britannico Adrian North del Università britannica di Heriot Watt e in cui più di 36.000 persone da tutto il mondo i gusti musicali e il personalità loro sono intimamente correlati. Rispetto ai generi musicali esterni ai fattori, l’apertura all’esperienza ha presentato il maggior numero di correlazioni: con la new-age, il reggae e il folk-ethnic; l’estroversione è risultata positivamente correlata con la new-age e negativamente – insieme alla ricerca di eccitazione -, con il gospel. Il suo modello è basato su una serie di tratti, intesi come strutture mentali inferite dall’osservazione del comportamento che consentono di prevedere quello che una persona farà in una data situazione (Cattell e Kline, 1982). Come nel modello di Eysenk dell’estroversione-introversione, Zuckerman ha inizialmente assegnato un ruolo centrale alla formazione reticolo corticale attivante nel determinare le differenze individuali nel livello di attivazione e quindi nella ricerca di sensazione; successivamente ha spostato l’attenzione sul ruolo svolto dal sistema delle “monoammine del sistema limbico”, considerato uno dei meccanismi neurofisiologici che presiedono all’attivazione corticale e che sarebbero maggiormente responsabili delle differenze individuali rispetto alla ricerca di sensazioni. Studi più dettagliati e diretti sulla dimensione di psicoticismo sono stati condotti da Rawlings, Hodge, Sherr e Dempsey (1995), su diversi aspetti delle preferenze musicali, da cui sono emerse delle correlazioni significative con le scelte per l’hard rock rispetto alla musica easy listening ricorrendo a due metodi diversi, cioè misurando i gusti musicali sia con l’ascolto diretto di brani rappresentativi di quattro generi differenti (dance, easy listening, classica e hard rock/heavy metal), sia con la Scala di preferenze musicali di Litle e Zuckerman (1986), da cui sono emersi risultati concordanti; inoltre è stato evidenziato che i soggetti con alto livello di psicoticismo preferivano di più accordi di tipo dissonante (aumentati, diminuiti, atonali), rispetto a quelli con un livello minore che invece preferivano accordi consonanti, maggiori e minori; il che potrebbe spiegare le preferenze per l’hard rock, come preferenze per i suoni duri, rumorosi, tipici di questo tipo di musica. e MCCRAE, R.R. (1992). Sbaglio? The Structure of Human Personality. Personality and Individual Differences, 13, 757-785. La musica (dal sostantivo greco μουσική ) è l’arte di organizzare i suoni nel tempo e nello spazio; è uno dei sette elementi su cui si regge l’universo, e proprio come la scultura, la danza o la pittura è in grado di esprimere e di definire l’ interiorità di una persona . CATTELL, R. B. e KLINE, P. (1982). Sensation Seeking and music preferences. ARNETT, J. Ciò che, invece, non tutti sanno è la modalità con cui personalità e gusti musicali si combinano tra loro. Psychology of Music, 23, 63-80. Il Mulino, Bologna. Macmillan, London. Journal of early adolescence, 7, 395-410. RAWLINGS, D., HODGE, M., SHERR, D. e DEMPSEY, A. Le ricerche legate alla teoria di Eysenck. Per fare ciò sono stati selezionati 120 brevi estratti di pezzi musicali, prevalentemente di musica classica, con qualche esempio di musica popolare, folk e jazz, sottoposti ai soggetti in una versione per pianoforte, per i quali veniva chiesto il grado di preferenza, la familiarità con gli stessi, e le eventuali immagini mentali suscitate. Musical preferences and personality diagnosis. L’organismo sarebbe caratterizzato da un livello ottimale di attivazione e tenderebbe perciò al mantenimento di un “tono edonico positivo” tramite il livello ottimale di stimolazione (Caprara e Gennaro 1994); così alcuni individui con un elevato livello di attivazione preferiscono situazioni di bassa stimolazione, e altri invece, con un basso livello di attivazione, preferiscono situazioni di intensa stimolazione. Un’attenzione particolare merita la scala di preferenze musicali costruita da Litle e Zuckerman (1985) ed utilizzata negli Stati Uniti e in Australia, in diverse ricerche sulle preferenze musicali e in particolare sulle preferenze giovanili per il rock in rapporto ai comportamenti devianti. Music preference and the Five-Factor model of the NEO Personality Inventory. Negli ultimi dieci anni, i ricercatori si sono chiesti se i nostri gusti musicali riflettessero caratteristiche esplicite, come l’età o la personalità. Lo psicoticismo risulta invece un costrutto più complesso e controverso. EYSENCK, H.J. RIEMER, J.W. Eysenck descrive i soggetti con un alto livello di questa dimensione come egocentrici, aggressivi, impersonali, freddi, mancanti di empatia, impulsivi, privi di interesse per gli altri e in generale incurante del benessere e dei diritti delle altre persone; allo stesso tempo però risultano anche originali e creativi (Eysenck, 1976, 1992; Caprara, Luccio, 1986). Uno studio condotto da Greenberg e soci dell’università di Chicago ha mostrato che i gusti musicali sono connessi alla personalità dell’individuo. Tra le discipline psicologiche, la psicologia della personalità è quella che ha maggiormente approfondito lo studio dei gusti musicali, allo scopo di analizzarne i possibili rapporti con le caratteristiche stabili di personalità.. Questo articolo propone una sintesi dei principali risultati di tali ricerche. LEVINE, E.M., & KOZAK, C. (1979). Informazione su scala globale per sapere dove va il mondo. Il Big Five e il NEO Personality Inventory. (1995).Toughmindedness and preferences for musical excerpts, categories and triads. La dopamina sarebbe responsabile della tendenza ad un’elevata attività generale ed all’esplorazione, e la norepinefrina sarebbe collegata al rinforzo positivo connesso alle situazioni nuove ed alla conseguente voglia di assumere rischi. È innegabile quanto i gusti musicali si basino più sulla personalità che su qualsiasi altro fattore, per quanto influenzati dalla educazione musicale ricevuta. Le persone che hanno un EQ più alto (quoziente di empatia) sono categorizzate come “tipi E”, viceversa chi possiede un maggior SQ-R (coefficiente di sistematizzazione) è classificato come “tipo S”. Il Mulino Bologna. ( Chiudi sessione /  E tu che tipo sei? Personality and Social Psychology, 20, 33-45. British Journal of Psychology, 58, 133-138. ZUCKERMAN, M. (1979). Psychology of Music, 21, 73-77. Ricerca di sensazioni e preferenze musicali. KESTON, M. J. e PINTO, I.M. La prima ricerca che ha analizzato le preferenze musicali rispetto al modello del Big Five è quella di Dollinger (1993), in cui vengono confrontati i punteggi sulla Scala di preferenze musicali di Litle e Zuckerman (1986) con quelli misurati con il NEO PI (Costa e McCrae, 1992), ponendo l’attenzione soprattutto sulla dimensione “apertura all’esperienza”, che indica una disposizione per i prodotti culturali ed estetici e quindi anche un interesse per differenti forme di musica, e soprattutto quelle meno popolari. GLASGOW, M. R. and CARTIER, A. M. (1985). Secondo alcune ricerche psicologiche la musica è un ottimo mezzo per comprendere la nostra personalità e la nostra psiche. Personality & Individual Difference, 13, 861-865. Le teorie della personalità confrontate con i gusti musicali. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. La “ricerca di sensazioni” (sensation seeking) esprime il “bisogno di varie, nuove e complesse sensazioni ed esperienze” e perciò la propensione ad assumere rischi fisici e sociali, al solo fine di tale esperienza (Zuckerman 1979). 2 IN. (1976). EYSENCK, H.J. CAPRARA, G.V., GENNARO, A. EYSENCK, H. J. (1981). (1992). Una seconda analisi fattoriale è stata condotta sui nove items iniziali della scala in cui venivano esaminati gli interessi musicali e le competenze musicali, ottenendo due fattori che rispecchiavano questi aspetti; infine una terza analisi fattoriale è stata elaborata sui fattori musicali ottenuti precedentemente (le sette categorie che davano un fattore, le tre suddivisioni del rock e i due fattori formati dalle categorie “popular “e “soundtrack”) da cui sono stati estratti 3 fattori, che spiegavano il 59% della varianza. https://www.spreaker.com/user/10717255/personalita-e-gusti-musicali, “Musical Preferences are Linked to Cognitive Styles” I 3 fattori sono stati cosi indicati: 1) “rock music” (che rappresentava i diversi tipi di rock delle due categorie soft rock e hard rock); 2) “ampiezza di preferenze” (che rappresentava le preferenze per un gran numero di generi musicali: musica classica, jazz, country/western, folk e religious, e 3) “popular music” (che riuniva i generi delle categorie “popular” e “soundtrack”: easy listening e dance/techno/rap e la categoria “pop rock”). ( Chiudi sessione /  KOSTEN, T.R., JACOBS, S., MASON, J. Queste le classificazioni fatte dei “tipi musicali”, legati al genere musicale appunto ma anche alle diverse personalità: un modello che dovrebbe fare da mappa guida per gli studi psicologici al riguardo. 395-396. COSTA, P.T. Essi vengono distinti in tratti comuni e tratti unici, tratti superficiali e tratti originari, tratti temperamentali, tratti dinamici e tratti di abilità. Communiocations Research, 12, 343-362. I miei ascolti musicali spaziano dalla classica, all’indie rock, all’elettronica sperimentale. University Press, Cambridge. Una prima sui sottogeneri di ciascuno delle dieci categorie di musica considerate (rock, jazz, country/western, pop), da cui è emerso un unico fattore per ogni categoria, tranne per il rock che è risultato suddiviso in tre nuove categorie: hard rock (punk rock, alternative e heavy metal), soft rock (rock’n’roll, surfer e jazzrock) e pop rock (pop rock e “mainstream”), la “popular music” e le colonne sonore che sono state riunite, ottenendo due fattori: dance/techno/rap e easy listening. Da questa sono risultate alcune correlazioni positive tra i punteggi totali alla ricerca di sensazioni e le preferenze per tutti i tipi di rock (come già visto per le ricerche che hanno considerato la dimensione psicoticismo di Eysenck), e negativa con le preferenza per le colonne sonore e musiche più tranquille. I soggetti sono stati sottoposti all’ascolto di cinquanta brani musicali, dovendo poi dare una valutazione di gradimento per ognuno. EYSENCK, H.J. Rispetto alle preferenze musicali Cattell ha cercato di individuare i tratti collegati ai diversi gusti musicali per distinguere definire quali tipi di musica sarebbero potuti risultare “terapeutici” per particolari tipi di personalità. Journal of Social Psychology, 39, 3-24. In effetti, i ricercatori hanno studiato i legami tra i gusti musicali e i tratti della personalità negli ultimi 15 anni. CHRISTENSON, P.G. La prima variabile legava le preferenze per la popular music, un basso livello di “apertura all’esperienza“, “estroversione” e scarso interesse per la musica; la seconda univa le preferenze per il rock e una tendenza a non preferire le altre musiche con poca competenza musicale, l’essere maschi e l’incoscienza; la terza variabile univa tutti i tipi di musica con la tendenza ad essere aperti all’esperienza ed estroversi.